
Doppio Ndoye e super Orsolini: il Bologna spazza via il Venezia
In una delle partite più entusiasmanti della Serie A, il Bologna ha trionfato con un netto 3-0 contro il Venezia, grazie a una prestazione collettiva che ha messo in luce due protagonisti assoluti: Ndoye e Riccardo Orsolini. La squadra di Thiago Motta ha imposto il suo gioco sin dai primi minuti, dimostrando una superiorità evidente sul piano tattico, tecnico e fisico. Il Venezia, invece, non è riuscito a rispondere all’intensità degli avversari e si è trovato costretto a subire un risultato pesante, che mette in evidenza i limiti della squadra di Andrea Soncin.
La partita ha visto il Bologna dominare sotto ogni punto di vista, ma è stato soprattutto il duo Ndoye-Orsolini a brillare. Ndoye ha segnato una doppietta, confermando il suo buon momento di forma, mentre Orsolini ha fornito l’assist per uno dei gol e ha messo in mostra la sua classe, sfornando una prestazione da incorniciare.
Il Bologna di Motta: Pressing Alto e Gioco Corale
Il Bologna di Thiago Motta scende in campo con il consueto 4-2-3-1, ma con un approccio decisamente più aggressivo rispetto ad altre occasioni. Il pressing alto e la ricerca continua del recupero palla hanno messo il Venezia in difficoltà sin dai primi minuti. La squadra emiliana ha mostrato un possesso palla fluido, rapido e molto verticale, con passaggi precisi che hanno creato occasioni sin dalle prime battute.
Skorupski, il portiere del Bologna, ha avuto una serata relativamente tranquilla, con i suoi difensori che hanno fatto un ottimo lavoro nel contenere le offensive del Venezia. La difesa a quattro, composta da Soumaoro, Theate, Posch e De Silvestri, ha dato l’impressione di essere ben solida e compatta, senza mai lasciare spazi agli attaccanti del Venezia. La scelta di Motta di insistere con un pressing alto ha permesso al Bologna di mantenere il controllo del gioco e di non concedere ripartenze agli avversari.
In attacco, la presenza di Marko Arnautovic come unica punta è stata fondamentale per dare profondità alla manovra. Il suo lavoro di sponda e il suo posizionamento tra le linee hanno liberato gli spazi per gli altri giocatori offensivi, creando le condizioni per il dominio assoluto.
Il Doppio Ndoye: Una Doppietta che Esalta la Sua Intelligenza Calcistica
Eliezer Ndoye è stato senza dubbio il grande protagonista della serata, grazie a una doppietta che ha messo in ghiaccio la partita e ha mostrato la sua grande capacità di inserirsi in attacco e di finalizzare con freddezza. Il primo gol arriva dopo un’ottima azione corale del Bologna, con Orsolini che recupera palla sulla fascia destra e serve un cross perfetto per Ndoye, che si fa trovare pronto e insacca di testa. Un gol che testimonia la buona lettura del gioco da parte di Ndoye e la sua abilità nel farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. La sua elevazione e la forza fisica sono state decisive in questa situazione, ma anche il timing del movimento è stato perfetto, mettendo in evidenza la sua crescita come centrocampista completo.
Il secondo gol arriva poco dopo, in un’azione che dimostra la sua intelligenza calcistica. Barrow, molto attivo sulla fascia sinistra, mette in mezzo un cross che Ndoye raccoglie al volo e, senza pensarci troppo, scarica il tiro che batte il portiere avversario. Il gesto tecnico è elegante e preciso, e il gol mostra la sua capacità di arrivare in zona offensiva con grande efficacia. Ndoye non è un centrocampista che fa solo lavoro sporco, ma sa anche essere decisivo nelle fasi avanzate, e la sua doppietta ne è la dimostrazione.
Orsolini: L’Uomo della Provvidenza
Se Ndoye è stato l’autore dei gol, Riccardo Orsolini è stato l’autore del gioco. Il suo contributo è stato fondamentale, e la sua prestazione ha messo in mostra tutte le qualità che lo rendono uno degli esterni più interessanti della Serie A. Orsolini è stato il vero faro offensivo del Bologna, con una prestazione fatta di assist, dribbling e visione di gioco.
Nel primo gol di Ndoye, Orsolini è stato abile nel recuperare palla sulla fascia destra, utilizzando la sua velocità e il suo fiuto per il passaggio giusto. Il cross per Ndoye è stato perfetto, calibrato al millimetro, con la giusta traiettoria e la potenza necessaria. Questo tipo di assist è un marchio di fabbrica di Orsolini, che sa esattamente come servire i compagni in area di rigore.
Ma Orsolini non è stato solo un assist-man. Durante tutta la partita ha messo in evidenza la sua tecnica sopraffina, sia nel dribbling che nella capacità di saltare l’uomo. Ha continuamente messo in difficoltà la difesa del Venezia, soprattutto con le sue accelerazioni repentini e con i cambi di direzione. La sua capacità di giocare tra le linee ha permesso al Bologna di disorientare la difesa avversaria, creando spazi e occasioni per i suoi compagni.
Il Bologna è sembrato una squadra in grado di fare male non solo grazie alla velocità, ma anche grazie alla qualità dei passaggi e alla lucidità nelle decisioni offensive. Orsolini è stato il catalizzatore di questo gioco fluido, spesso creando superiorità numerica sulla fascia destra e riuscendo a infilarsi tra le linee avversarie con grande intelligenza.
Il Venezia: Una Prestazione deludente e Senza Soluzioni
Dall’altra parte, il Venezia non è riuscito a esprimere il suo gioco, subendo il dominio del Bologna per tutta la durata della partita. La squadra di Soncin si è trovata subito in difficoltà, incapace di rispondere alla pressione offensiva e al pressing alto degli avversari. La difesa del Venezia, pur cercando di contenere, è sembrata vulnerabile e ha commesso troppi errori individuali. Il centrocampo, privo di idee, non è riuscito a proporre soluzioni per creare gioco, mentre l’attacco ha faticato a entrare in partita, mai in grado di mettere in difficoltà la difesa del Bologna.
Il gol subito nel primo tempo ha segnato un po’ il destino della squadra di Soncin, che ha faticato a reagire e non è mai riuscita a essere pericolosa dalle parti di Skorupski. La scelta di giocare con il 3-5-2 non ha dato i frutti sperati, poiché la squadra non ha mai trovato le giuste soluzioni in fase di attacco e ha concesso troppo campo al Bologna.
La difesa del Venezia, pur cercando di organizzarsi, non è riuscita a fermare gli attaccanti del Bologna. Hernani e Vacca hanno faticato a tenere il controllo del centrocampo, e la loro assenza di incisività ha permesso al Bologna di dominare le operazioni. La partita si è chiusa senza che il Venezia riuscisse a creare una vera occasione per riaprire i giochi.
Conclusioni: Bologna Dominante, Venezia da Rivedere
Il Bologna ha giocato una partita perfetta, esprimendo un calcio solido e organizzato, con protagonisti come Ndoye e Orsolini che hanno fatto la differenza. La squadra di Thiago Motta ha dimostrato di avere la giusta mentalità per affrontare partite di questo tipo, con una prestazione convincente sotto ogni aspetto. Ndoye ha finalmente trovato la via del gol, mentre Orsolini ha confermato di essere uno dei migliori esterni del campionato.
Il Venezia, invece, ha deluso le aspettative. La squadra di Andrea Soncin non è riuscita a opporre resistenza e ha mostrato troppi limiti, soprattutto a livello difensivo e a centrocampo. Il 3-0 finale è una punizione severa per la formazione veneta, che dovrà riflettere sulla prestazione e cercare di migliorare in vista delle prossime partite.
Il Bologna vola, mentre il Venezia resta ancorato alla parte bassa della classifica, con una prestazione che lascerà parecchi dubbi sull’efficacia del suo gioco in futuro.