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Genoa-Torino 0-0, gli highlights: un palo di Vojvoda e poco altro, finisce senza gol
Il pareggio a reti inviolate tra Genoa e Torino è stato l’emblema della noia calcistica, un match senza sussulti e caratterizzato da una scarsissima produzione offensiva. Il Ferraris ha visto una partita combattuta a centrocampo, ma senza mai davvero decollare, con i due allenatori, Alberto Gilardino e Ivan Jurić, che hanno dovuto fare i conti con le rispettive difficoltà in fase offensiva. L’unica vera emozione è arrivata dal palo colpito da Mergim Vojvoda per il Torino, ma per il resto la partita ha avuto ben poco da raccontare. Un pareggio che non soddisfa né il Genoa, che continua la sua astinenza di vittorie in casa, né il Torino, che avrebbe voluto sfruttare meglio il suo predominio territoriale.
Un primo tempo soporifero
La prima frazione di gioco è stata una vera e propria prova di resistenza per i tifosi presenti al Ferraris. Nessuna delle due squadre ha creato reali pericoli, e il match è stato caratterizzato da una certa lentezza nel gioco, con pochi spunti offensivi. Il Torino ha avuto il predominio territoriale, ma la manovra offensiva dei granata si è rivelata fin troppo compassata, con attacchi poco incisivi e incapaci di scardinare la difesa genoana.
Il Genoa, dal canto suo, ha provato a reagire con qualche timido affondo, ma la squadra di Gilardino ha faticato a trovare spazi tra le linee avversarie. Le uniche azioni degne di nota per i rossoblù sono state tentativi mal diretti o azioni fermate dalla difesa granata, che ha dimostrato una buona organizzazione. La mancanza di un vero riferimento offensivo in grado di rompere l’equilibrio si è fatta sentire per il Genoa, che ha perso rapidamente fiducia quando non è riuscito a sfondare.
A metà del primo tempo, il Torino ha avuto l’occasione più chiara della partita. Mergim Vojvoda, al 30′, ha colpito il palo con un tiro potente dal limite dell’area, su assist di Sanabria. Il suo destro, forte ma non preciso al 100%, ha fatto tremare il Genoa, ma alla fine la fortuna ha sorriso alla squadra di Gilardino, che ha evitato un gol che avrebbe cambiato l’inerzia della partita. Il palo colpito da Vojvoda è stato il picco di un primo tempo deludente, che ha visto entrambe le squadre troppo imprecise e incapaci di sfruttare le poche opportunità concesse.
Un secondo tempo che non decolla
Nel secondo tempo le cose non sono migliorate, e la partita è continuata sulla stessa falsariga del primo tempo. Il Genoa ha continuato a non trovare spazi tra le linee del Torino, e il possesso palla è stato lento e poco incisivo. La squadra di Gilardino ha cercato di cambiare qualcosa con i cambi, ma anche i subentrati non sono riusciti a dare quella spinta che mancava. Gli attaccanti come Mateo Retegui sono stati spesso isolati, incapaci di rendersi pericolosi, e i pochi palloni giocabili che hanno ricevuto non sono stati sfruttati a dovere.
Il Torino, dal canto suo, ha continuato a spingere, ma senza mai riuscire a concretizzare le proprie occasioni. Nonostante il predominio del possesso palla, la squadra di Jurić è rimasta senza soluzioni incisive. Il centrocampo, pur con giocatori come Karol Linetty e Samuele Ricci, non è riuscito a creare spazi, e le combinazioni offensive non hanno mai prodotto veri e propri tiri in porta. A complicare ulteriormente le cose per i granata, la stanchezza ha preso piede e la squadra ha iniziato a mancare di freschezza nelle fasi finali dell’azione.
Al 57′, il Torino è andato ancora vicino al gol con un’altra conclusione di Vojvoda, questa volta dalla sinistra. Il suo cross basso in area è stato ben controllato da Sanabria, che ha cercato il tiro, ma la difesa genoana ha fatto buona guardia. La sensazione era che il gol fosse nell’aria, ma il tempo passava e il risultato rimaneva inchiodato sullo 0-0. Nonostante i tentativi di ribaltare la partita, il Torino non è riuscito a dare il colpo di grazia, e la partita è scivolata via lentamente senza emozioni.
Le scelte tattiche degli allenatori
Sia Gilardino che Jurić hanno cercato di dare una scossa alla partita con alcuni cambi, ma nessuna delle due squadre è riuscita a trovare la chiave giusta. Gilardino ha optato per il cambio di Retegui con l’ingresso di altri attaccanti, nella speranza di poter forzare la squadra a spingere di più in avanti. Ma l’attacco del Genoa, per quanto volenteroso, è rimasto confuso e senza una guida chiara, incapace di sfruttare la poca luce che si è accesa nel secondo tempo. I cross dalla fascia, i pochi tiri da fuori, e le combinazioni tra gli attaccanti non sono mai stati abbastanza precisi per impensierire davvero il portiere del Torino.
Anche Jurić ha messo mano alla formazione, cercando di rinvigorire la parte offensiva. Sanabria, sempre presente ma mai decisivo, ha visto l’ingresso di più uomini offensivi, ma il Toro non è riuscito a cambiare marcia. Le sue manovre, pur ordite e ben organizzate, sono mancate di quella velocità e incisività che avrebbe potuto sbloccare la partita. Il cambio di ritmo che Jurić cercava non è mai arrivato, e il Torino ha continuato a lottare senza mai riuscire a forzare il risultato.
Conclusioni: un pareggio che non accontenta nessuno
Alla fine, il pareggio a reti inviolate tra Genoa e Torino ha lasciato l’amaro in bocca a entrambe le squadre. Da un lato, il Genoa continua la sua lunga astinenza dalle vittorie casalinghe, un dato che inizia a preoccupare visto che la squadra non vince in casa da maggio. Nonostante la solidità difensiva, la mancanza di un attacco che possa dare continuità ai risultati è un problema concreto per Gilardino.
Dall’altro lato, il Torino ha avuto il predominio del gioco, ma ha faticato a concretizzare le occasioni. Il palo colpito da Vojvoda resta l’unico brivido di una partita che ha avuto poco altro da raccontare. Per Jurić, la difficoltà nel trovare il gol è una costante, e la squadra deve assolutamente migliorare nella finalizzazione per poter ambire a posizioni più alte in classifica.
In sintesi, Genoa-Torino è stata una partita che non ha offerto grandi emozioni e che ha visto entrambe le squadre incapaci di imporsi. Un pareggio che non accontenta nessuna delle due, con il Genoa che deve migliorare la sua attitudine casalinga e il Torino che ha bisogno di più incisività sotto porta. Un 0-0 che racconta di difficoltà e frustrazione, con poche cose positive da portare a casa.