È morto Gianni Ferretti, il sindaco di Rozzano che difese la città dalle parole di Fedez: «Qui siamo persone oneste»
L’Italia piange la scomparsa di Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano, cittadina della periferia milanese che per anni è stata al centro di un dibattito acceso riguardo l’immagine e la realtà delle aree urbane meno centrali. Ferretti è ricordato non solo per la sua lunga carriera politica, ma anche per il suo impegno nel difendere l’onore della sua città in un episodio che ha fatto scalpore nel 2021: la sua reazione alle parole di Fedez, il noto rapper e influencer, che aveva definito Rozzano un “ghetto”. La difesa di Ferretti, una delle ultime battaglie pubbliche prima della sua morte, lo ha consacrato come simbolo di una comunità orgogliosa e dignitosa, determinata a respingere ogni stereotipo che le fosse attribuito.
La figura di Gianni Ferretti
Gianni Ferretti, nato e cresciuto a Rozzano, ha dedicato la sua vita alla politica locale, prima come consigliere e poi come sindaco dal 2009. Nel corso della sua carriera, Ferretti è stato un punto di riferimento per i suoi concittadini, un politico che ha sempre messo al centro della sua attività il miglioramento della qualità della vita nella sua città. Rozzano, infatti, pur essendo un comune relativamente giovane, ha spesso sofferto di pregiudizi legati alla sua ubicazione nella periferia milanese e alla presenza di problemi socio-economici, che hanno spinto alcune narrazioni a considerarla come una città “difficile”, un “ghetto” in cui la criminalità e la povertà sembrano prevalere.
Ferretti ha sempre cercato di combattere questa visione, puntando su una serie di progetti per il rilancio urbanistico, il miglioramento dei servizi sociali e la promozione della sicurezza. La sua amministrazione ha investito nella creazione di spazi per la cultura, nell’integrazione dei cittadini di diverse provenienze e nell’ampliamento delle infrastrutture, con l’obiettivo di rendere Rozzano un posto migliore per vivere.
Ferretti è stato un sindaco pragmatico e realistico, che non ha mai nascosto i problemi della città ma li ha affrontati con determinazione, cercando di valorizzare i suoi punti di forza. La sua morte, avvenuta a seguito di una lunga malattia, ha suscitato un’ondata di affetto e gratitudine da parte di chi lo ha conosciuto e apprezzato, non solo per le sue qualità politiche ma anche per il suo grande senso di umanità e il suo impegno a favore dei più deboli.
L’episodio con Fedez: la difesa di Rozzano
L’episodio che ha reso Gianni Ferretti famoso ben oltre i confini di Rozzano è quello che lo ha visto protagonista nella polemica sollevata dal rapper Fedez durante una diretta Instagram nel 2021. Fedez, in un momento di ironia, aveva pronunciato delle parole che avevano suscitato l’indignazione dei residenti di Rozzano, definendo la città un “ghetto”, con un chiaro riferimento a un ambiente degradato e problematico.
La frase, apparentemente scherzosa, è stata interpretata da molti come un’offesa nei confronti di una comunità che già si trovava ad affrontare sfide importanti legate all’immagine di periferia e alla percezione di marginalità sociale. Non solo, ma le parole di Fedez sono sembrate anche una riduzione di una realtà complessa a un semplice stereotipo, escludendo il valore della comunità e i numerosi progetti di riscatto in corso.
In quel momento, Gianni Ferretti non ha esitato a scendere in campo per difendere la sua città e i suoi abitanti. Il sindaco ha reagito con forza, denunciando pubblicamente le parole di Fedez e rimarcando che “Rozzano non è un ghetto” e che la sua gente è composta da persone oneste, laboriose e impegnate nel migliorare il proprio quartiere, nonostante le difficoltà. “Rozzano è una città fatta di gente che lavora, che si impegna ogni giorno. Le parole di Fedez non fanno altro che alimentare pregiudizi infondati. Qui siamo persone oneste, e lo dimostriamo ogni giorno con le nostre azioni”, ha affermato Ferretti, rifiutando l’etichetta di “ghetto” che gli veniva affibbiata.
La risposta di Ferretti ha riscosso un grande consenso tra i cittadini di Rozzano e ha suscitato una riflessione pubblica sull’uso di certi termini nel dibattito mediatico. Il sindaco, con le sue parole, ha dimostrato un senso di responsabilità e un orgoglio civico che ha risposto a un’offesa non solo alla città, ma a tutti i suoi abitanti. In un periodo in cui la rappresentazione mediatica di alcune zone periferiche tende a concentrarsi solo sugli aspetti negativi, Ferretti ha ribadito che Rozzano, pur nelle sue difficoltà, è una città di persone che hanno il diritto di essere rispettate e di vedere i loro sforzi riconosciuti.
La polemica con Fedez ha messo in evidenza il contrasto tra la percezione di una periferia “abbandonata” e la realtà di una comunità che lotta quotidianamente per migliorarsi. Ferretti non si è limitato a difendere Rozzano dai pregiudizi, ma ha anche chiamato a un maggiore impegno collettivo per superare gli stereotipi. Il suo atteggiamento è stato apprezzato da molti, in particolare da chi vive in contesti simili e che spesso si sente invisibile o giudicato solo in base alla sua provenienza geografica o sociale.
La reazione della città
La risposta dei cittadini di Rozzano e dei sostenitori di Ferretti è stata immediata e di sostegno. Molti hanno sottolineato come, grazie al lavoro del sindaco, la città stesse attraversando una fase di rinnovamento e crescita, non solo sul piano urbanistico ma anche su quello sociale. Le critiche di Fedez sono sembrate quindi un attacco ingiustificato, che ha ignorato i progressi fatti dalla comunità e dai suoi abitanti.
Ferretti è stato visto come un baluardo di questa resistenza, il rappresentante di un orgoglio collettivo che rifiutava l’idea di essere etichettato come “fallito” solo perché la propria città si trovava alla periferia di Milano. Il suo intervento ha alimentato un senso di coesione tra i cittadini, che si sono sentiti più uniti nella difesa di un’immagine positiva e realistica della loro città. L’orgoglio locale, infatti, è stato uno degli aspetti più evidenti di tutta questa vicenda, un orgoglio che ha avuto un riscontro positivo anche a livello di visibilità mediatica, con diversi esponenti della politica e dell’opinione pubblica che hanno appoggiato la posizione di Ferretti.
L’eredità di Gianni Ferretti
La morte di Gianni Ferretti rappresenta una grande perdita per Rozzano e per la politica locale. Il sindaco, con la sua visione pragmatica e il suo impegno quotidiano, ha segnato una pagina importante nella storia della città. La sua morte, a seguito di una lunga malattia, lascia un vuoto che sarà difficile colmare.
Tuttavia, il suo impegno, la sua passione e la sua difesa della dignità della sua comunità continueranno a essere un esempio per tutti coloro che credono nella politica come strumento per migliorare la vita dei cittadini. La sua difesa di Rozzano dalle parole di Fedez rimarrà un simbolo di lotta contro i pregiudizi e di orgoglio per la propria terra. In un mondo dove spesso si tende a etichettare le periferie come luoghi di emarginazione e degrado, Ferretti ha sempre lottato per dire che anche le aree più difficili possono essere luoghi di riscatto e di speranza.
La sua morte segna la fine di un’epoca per Rozzano, ma la sua memoria vivrà nei progetti che ha lasciato in eredità e nell’affetto che i suoi concittadini continuano a nutrire nei suoi confronti. «Qui siamo persone oneste»: queste parole, simbolo del suo impegno, continueranno a risuonare come un manifesto della dignità e dell’orgoglio di tutta la comunità.