Fed taglia tassi. Powell: ‘Non lascio se Trump lo chiede’ . Wall Street festeggia, Nasdaq record 2024 best

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La Fed Taglia i Tassi: Powell Risponde a Trump, Wall Street Esulta, Nasdaq a Record

Il 7 novembre 2024, la Federal Reserve ha preso una decisione che ha scosso i mercati finanziari: ha annunciato un taglio dei tassi d’interesse. La mossa è arrivata come parte della sua strategia per stimolare ulteriormente l’economia statunitense, a fronte di un rallentamento della crescita e di segnali di incertezze globali. Il taglio, seppur atteso, ha innescato una serie di reazioni sia nei mercati finanziari che nel mondo politico, con le parole di Jerome Powell, presidente della Fed, che hanno attirato l’attenzione in particolare per la sua risposta a una domanda diretta su una possibile pressione politica da parte dell’ex presidente Donald Trump.

La decisione della Fed di abbassare i tassi ha avuto un impatto immediato sui mercati. Wall Street ha celebrato la mossa con un rally entusiasta, mentre il Nasdaq ha raggiunto un nuovo record storico, spinto dalla continua ascesa di aziende tecnologiche che traggono grande beneficio da tassi di interesse più bassi. Ma la mossa della Fed non è stata solo economica: le dichiarazioni di Powell hanno sollevato anche interrogativi sulle pressioni politiche che potrebbero influenzare l’indipendenza della banca centrale americana, un tema caldo da quando Trump ha più volte criticato pubblicamente la politica monetaria della Fed.

La Decisione della Fed: Perché Il Taglio dei Tassi?

Il comitato di politica monetaria della Federal Reserve ha deciso di abbassare il tasso di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali, portandolo nell’intervallo tra l’1,75% e il 2,00%. Questa mossa si inserisce in un ciclo di allentamento monetario che la Fed ha intrapreso negli ultimi mesi, a seguito di un contesto economico che mostra segnali di rallentamento. Nonostante gli Stati Uniti siano ancora una delle economie più forti del mondo, la Fed ha sottolineato come la crescita sia stata più lenta del previsto, con rischi esterni, come le incertezze legate al commercio globale e le turbolenze politiche in alcune aree del mondo, che continuano a pesare.

La decisione di tagliare i tassi è stata anche motivata dal bisogno di mantenere bassi i costi di finanziamento per famiglie e imprese, alimentando la domanda interna e supportando gli investimenti. La Fed ha anche menzionato come la disoccupazione resti ai minimi storici, ma ha fatto notare che l’inflazione è rimasta al di sotto del target del 2% che la banca centrale considera ideale per garantire una crescita sostenibile.

In un contesto di economia globale sempre più interconnessa e di incertezze politiche, la mossa della Fed è stata vista come un modo per proteggere la crescita economica statunitense e prepararsi a potenziali shock futuri. Alcuni analisti sostengono che la Fed stia cercando di stimolare il mercato del lavoro, e che il rallentamento della crescita possa richiedere un ulteriore stimolo fiscale o monetario nei prossimi mesi.

Le Reazioni dei Mercati: Wall Street Celebra il Taglio

La reazione dei mercati finanziari alla notizia del taglio dei tassi è stata immediata e favorevole. Wall Street ha celebrato la decisione con un rally che ha visto l’indice Dow Jones chiudere in rialzo di oltre 500 punti, segnando una delle sue performance migliori da inizio anno. Ma è stato il Nasdaq a rubare la scena, raggiungendo un nuovo massimo storico, grazie alla spinta dei titoli tecnologici, che traggono un vantaggio diretto dalla politica monetaria accomodante.

Le grandi aziende tecnologiche come Apple, Amazon, Microsoft e Alphabet (Google) hanno visto un incremento significativo del loro valore azionario, poiché i tassi di interesse più bassi significano costi di finanziamento più ridotti e maggiori opportunità di crescita, soprattutto per quelle società che fanno largo uso di investimenti a lungo termine. Il Nasdaq, infatti, ha chiuso la giornata con un incremento di oltre il 2%, raggiungendo un livello record che aveva solo sfiorato nei giorni precedenti.

Le azioni delle società tecnologiche hanno continuato a beneficiare del contesto di tassi bassi, che ha portato gli investitori a preferire i titoli tecnologici rispetto ad altri settori. Gli investitori vedono infatti la tecnologia come un settore capace di crescere indipendentemente dalle condizioni economiche generali, spinto da innovazioni continue, dall’adozione di nuove tecnologie e dalla digitalizzazione dell’economia globale.

Ma non è stato solo il settore tecnologico a festeggiare. Anche il settore dei consumi, delle energie rinnovabili e della salute ha visto un rialzo significativo, con molti titoli che hanno beneficiato dell’aspettativa di una continua crescita economica e di una domanda stabile. La decisione della Fed ha dato quindi nuova linfa a tutti i settori più sensibili ai tassi di interesse.

Jerome Powell Risponde a Trump: ‘Non Lascio Se Me Lo Chiede’

Oltre agli effetti sui mercati, un altro punto centrale della giornata è stato l’intervento di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, che ha risposto in modo diretto a una domanda sulla pressione politica da parte dell’ex presidente Donald Trump. Trump, infatti, ha ripetutamente criticato Powell per non aver abbassato abbastanza rapidamente i tassi di interesse, suggerendo che la Fed stesse ostacolando la crescita economica con la sua politica monetaria relativamente restrittiva.

Nel corso della conferenza stampa dopo l’annuncio del taglio dei tassi, Powell è stato interpellato sulla possibilità di cedere alle pressioni politiche, rispondendo in modo fermo: “Non lascerò il mio incarico se qualcuno, incluso l’ex presidente Trump, me lo chiede. La nostra politica monetaria è indipendente e lo sarà sempre”. Powell ha ribadito che la Fed è determinata a prendere decisioni sulla base dei dati economici e delle prospettive future, senza subire interferenze esterne.

Questa risposta è stata interpretata come una difesa dell’indipendenza della Federal Reserve, un principio fondamentale per la credibilità della banca centrale. La Fed è sempre stata vista come un’istituzione indipendente, lontana dalle influenze politiche, e Powell ha voluto sottolineare che la sua azione si basa su analisi economiche e non su pressioni politiche. La posizione di Powell si inserisce in un contesto in cui Trump aveva più volte criticato pubblicamente la Fed, arrivando anche a suggerire che Powell fosse troppo rigido nella politica monetaria e stesse ostacolando la ripresa economica.

Il fatto che Powell abbia risposto con fermezza alle domande su Trump è stato significativo, in quanto sottolinea la determinazione della Fed di mantenere la propria autonomia di decisione, in un momento in cui le pressioni politiche potrebbero essere più forti che mai, dato il periodo elettorale negli Stati Uniti.

Implicazioni per l’Economia Globale

La decisione della Fed di tagliare i tassi non riguarda solo gli Stati Uniti, ma ha anche un impatto significativo sull’economia globale. I tassi di interesse statunitensi influenzano in modo diretto i mercati finanziari internazionali, i flussi di capitale e la stabilità delle valute. Un abbassamento dei tassi può portare a un indebolimento del dollaro, rendendo le esportazioni statunitensi più competitive, ma allo stesso tempo può creare preoccupazioni per l’inflazione e per la creazione di bolle speculative in alcuni settori.

Anche le banche centrali di altre nazioni potrebbero essere influenzate dalla politica monetaria della Fed. In un contesto di tassi di interesse bassi negli Stati Uniti, le altre economie globali potrebbero trovarsi a dover adattare le proprie politiche monetarie per mantenere competitività e attrattività per gli investitori internazionali. L’Eurozona e il Giappone, ad esempio, stanno già adottando politiche monetarie accomodanti, e potrebbero dover fare altrettanto se l’allentamento della Fed dovesse proseguire.

Conclusioni: Una Giornata di Festeggiamenti e Interrogativi

La decisione della Federal Reserve di abbassare i tassi di interesse ha innescato un forte rally sui mercati finanziari, con Wall Street che ha celebrato la mossa con un forte rialzo, in particolare nel settore tecnologico, che ha visto il Nasdaq toccare un nuovo record storico. Tuttavia, la giornata è stata anche segnata dalle dichiarazioni di Jerome Powell, che ha difeso l’indipendenza della Fed di fronte alle pressioni politiche, ribadendo la determinazione della banca centrale a prendere decisioni basate sui dati e non su influenze esterne.

Mentre il taglio dei tassi potrebbe stimolare ulteriormente la crescita economica negli Stati Uniti, gli interrogativi restano su come la politica monetaria della Fed influenzerà l’economia globale e come la tensione tra indipendenza della banca centrale e pressioni politiche continuerà a evolversi. In ogni caso, il 7 novembre

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